“Un’esperienza che mi ha cambiato in meglio, mi sono sentito ascoltato e capito, ricevendo aiuto sia in ambito lavorativo che sociale, facendomi conoscere delle bravissime persone pronte a rispondere ad ogni mia necessità”.
X. è un ragazzo ventenne di origine albanese, cittadino italiano, che vive con la madre a Varese. Diplomato presso un istituto tecnico, appare disorientato rispetto al futuro: ha voglia di mettersi in gioco e sperimentarsi in ambito lavorativo con l’idea però di non abbandonare gli studi. Ha una passione per lo sport e per il mondo del fitness ed è altrettanto interessato al marketing e al mondo finanziario. Decide di chiedere supporto al progetto Safety Car-e sia per essere accompagnato verso la ricerca di una posizione lavorativa in cui potersi sperimentare che per un orientamento universitario.
Durante il primo colloquio conoscitivo, il giovane espone un bisogno preciso e, nonostante sia già molto impegnato con lo sport e un corso di formazione professionalizzante, ci chiede un supporto nell’individuazione di una posizione di lavoro in ambito a lui affine (commesso di negozio, barista/cameriere o impiegato presso ufficio marketing), possibilmente con un impegno part time che gli permetta di mantenere l’attività sportiva che svolge quotidianamente in orario serale.
Con il supporto dell’operatore della mediazione lavorativa, X. inizia a rispondere a molteplici annunci di lavoro ma, dopo l’invio di svariate candidature e quasi nessun riscontro, gli viene proposto di iniziare con un percorso di tirocinio presso Decathlon: questo percorso verrebbe finanziato con i fondi del progetto e gli permetterebbe di sperimentarsi in un ambito di suo interesse, unendo la passione per lo sport alla volontà di lavorare come commesso. Il nostro beneficiario accetta e porta avanti con soddisfazione e ottimi risultati un percorso di tre mesi di tirocinio extracurriculare che gli permette di apprendere la mansione di addetto vendite, di mantenere colloqui costanti con gli operatori del progetto e di guadagnare quanto basta per poter pagare la prima rata in Università.
Parallelamente, intraprende un percorso di orientamento “formativo/universitario” con un altro operatore dell’équipe. Inizialmente X. è molto intenzionato a iscriversi alla facoltà di Fisioterapia ma dopo alcuni colloqui e 2 incontri con operatrici dell’Informagiovani di Varese (al quale è stato inviato dall’operatore) si orienta verso la Facoltà di economia, secondo lui più idonea al suo profilo e ai suoi desideri professionali. Durante gli incontri con l’operatore viene affrontato anche il tema della gestione del “tempo” tra lavoro, studio, hobby e relazioni “amicali-parentali-affettive”.
Grazie al progetto, X. è riuscito ad acquisire delle nuove competenze, rendendo il suo curriculum maggiormente spendibile e dimostrando capacità di adattamento e flessibilità. Il lavoro congiunto di due operatori del progetto Safety Car-e che l’hanno seguito su aspetti diversi ma condividendo ogni passo del percorso l’hanno aiutato a raggiungere gli obiettivi che si era prefissato.
A settembre 2024 il giovane ha iniziato a frequentare il Corso di Laurea di economia e nonostante alcune difficoltà nello studio di alcune materie è molto soddisfatto. Riesce a conciliare l’orario delle lezioni con la sua passione per il fitness e a dedicare del tempo adeguato per le sue relazioni amicali e familiari. Per quando riguarda il lavoro decide di aspettare a trovare qualche impiego per concentrare le sue energie sullo studio e grazie al supporto della madre e al rimborso ottenuto dal suo tirocinio sostiene di poterselo permettere almeno per il primo anno di Università.