Noi, Voi, il tè, i pasticcini, la voglia di guardarsi, di sentirsi, di ascoltarsi, di fermarsi e raccontarsi. Le varie sfaccettature delle nostre storie, delle nostre vite, di cosa significa per noi giustizia riparativa: gli autori, le vittime, la comunità tutti stretti in un unico cerchio, ognuno con le proprie peculiarità, i vissuti, i propri pensieri, sguardi, con la caratteristica diversità, col proprio passato e col futuro ancora tutto da scrivere.
Abbiamo passato un pomeriggio di ascolto attento, di sguardi, di giudizi sospesi. Un tempo dedicato alle possibilità e a futuri diversi da quelli che la società scrive per noi.
Per tutto questo e altro ancora, ringraziamo tutt* voi per il bel tempo di qualità trascorso insieme.